NUOVI ORGANI PER IL CENTRO CULTURALE
JOSE MARIO CERNICCHIARO
di
Maratea,
19/01/2025
Nella serata di ieri
l'Assemblea dellAssociazione, allo scopo convocata,
ha proceduto all'elezione del Consiglio di Amministrazione, del membro del
Collegio dei Revisori dei Conti e del Collegio dei Probiviri per il prossimo
triennio.
La Presidente uscente,
Prof.ssa Tina Polisciano, assente, ha delegato per
gli adempimenti previsti il Dott. Nicola Calderano, componente
del CdA a scadenza mandato. Assente anche il
Vicepresidente, Ing. Giovanni Fontana.
L'Assemblea si svolta
come previsto da Statuto e Regolamento e la Commissione elettorale, presieduta
da Donato Iannone, ha dato atto della presentazione
di una sola lista, dando poi inizio alle operazioni di voto, dopo lettura della
relazione di fine mandato della Presidente uscente, come rappresentata, ed intervento del Dott. Antonio Arenella. Questi, candidato
al nuovo CdA, ha presentato la lista ed il programma.
Dopo le operazioni di voto,
sono stati eletti e proclamati quali componenti del
nuovo CdA :
Marianna
TROTTA (Presidente), Antonio ARENELLA, Emanuele LABANCHI, Luca LUONGO, Carla PETRILLO,
Paolo SCHETTINO.
Quale Revisore dei Conti
stata eletta:
Mara BLOISI.
Per il Collegio dei
Probiviri sono state elette :
Maria Carmela BRANDI,
Serena MARTINO, Anna RUBINO.
Tutti gli eletti entreranno
nel pieno delle loro funzioni a partire dal prossimo 1
febbraio.
CdA e Collegio dei Revisori dei Conti dovranno essere integrati,
come da Statuto.
VEDI in www.calderano.it: Rinnovo organi collegiali al Centro Culturale - 18 gennaio 2025 .
Di seguito la Relazione
tenuta ieri sera a Villa Tarantini dal Dott. Antonio Arenella, candidato al
Consiglio di amministrazione del Centro culturale, per la presentazione della
lista unica e del programma:
Buonasera
a tutti. Saluto il dott. Nicola
Calderano, rappresentante del precedente CdA del
nostro Centro
Come ho gi avuto modo di
dire sulla procedura elettiva qualcosa va rivista. Lo statuto prevede che nei
tre giorni precedenti le elezioni si presentino le liste e che nella stessa
riunione praticamente si tenga la
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relazione del presidente uscente, quella del nuovo candidato presidente,
eventuali interventi di altri candidati e infine la votazione e la
proclamazione della lista vincente. Mi sembra, per cos dire, che ci sia troppa
carne al fuoco. E evidente la necessit di un ritocco. Bene, nelle more di una
modifica dello statuto, che risulterebbe prevedibilmente
ed inevitabilmente lunga nonch costosa, si pu
ovviare con la convocazione programmata, (contenuta cio nei vari programmi
delle liste), non solo come nota di merito ma come vincolo morale e
procedurale, anche se non sancito, di una assemblea pre-elettorale,
nellimminenza cio, del rinnovo degli organi dirigenziali, in maniera da
facilitare la pianificazione dei lavori e la presentazione di proposte e
candidature, che poi verrebbero ufficializzate nei tre giorni che precedono
lassise convocata apposta per le elezioni. Tutto ci, perch, credo, sia
intento di tutti, quello di dare al Centro, alla Biblioteca, il migliore
assetto organizzativo possibile. Insomma il Centro lo dobbiamo tutelare, un
patrimonio che non pu andare disperso. E stato costruito negli anni con
pazienza, con tenacia, con dedizione. E oggi noi ci sentiamo pronti a
raccogliere questo testimone; ad assicurare una linea di continuit di lavoro,
di attaccamento, di partecipazione quotidiana alla vita del Centro. Perch
qui, in questa aria, che vogliamo profondere tutto il
nostro impegno. E qui, su questi tavoli che vogliamo
spendere tutte le nostre energie per risolvere i problemi e stimolare le nostre
intelligenze a trovare le risposte alle difficolt di tutti i giorni, da quelle
spicciole a quelle strutturali. E qui che giorno dopo giorno si deve costruire
e realizzare un progetto, che si basi sulla ricezione e sulla
offerta di cultura. E qui, infine, che bisogna essere presenti, sempre,
e uniti, senza scollamenti, senza divisioni, anche dopo gli inevitabili e, per
certi versi auspicabili, contradditori. E questa progettualit
deve essere portata avanti con il massimo spirito di collegialit e
condivisione, nellambito di una vita assembleare pi ricca, pi assidua, pi
intensa. E questo un punto fondamentale, direi, inprenscindibile
e perci meritevole di particolare attenzione nella valutazione delle proposte:
la condivisione e la collegialit delle decisioni
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con la possibilit di esprimere sempre, in ogni circostanza, la
propria opinione, ovunque, anche sui canali social, al di l di quelli che
possono essere ritenuti, come dire?, silenzi opportuni. Noi non siamo un
partito politico, non dobbiamo sottostare a nessuna disciplina di partito.
Astuzie, furbizie da manovalanze tesserate, non devono appartenerci, non sono e
non devono far parte del nostro DNA. Perch se
vogliamo essere protagonisti di una nuova stagione culturale a Maratea,
dobbiamo assicurare il contributo di tutti, dirigenti, soci, sostenitori,
simpatizzanti, senza pregiudizi, senza preconcetti e senza veti. Le
intelligenze delle persone poi sapranno interpretare debitamente tutte le
parole, tutti gli atteggiamenti, tutte le educazioni e le diseducazioni. Il
Centro deve porsi come un riferimento, un crocevia di idee,
un luogo di incontro, di dialogo, di scambio. Deve riappropriarsi del suo ruolo
di centralit, collaborando naturalmente con altri Enti e associazioni, nella promozione di eventi, mostre, attivit culturali, per
offrire a tutti occasioni di arricchimento di pensiero e di condivisione di
esperienze. Perci il nostro obiettivo deve essere quello di dare alla nostra
comunit un organismo efficace, snello, pronto a cogliere, a intercettare le
richieste di sapere (genericamente inteso nelle sue varie sfaccettature) di
tutto il territorio e a rispondere con lofferta di organizzazione, di stimoli,
di proposte, di cultura che siano allaltezza delle aspettative.
A questi requisiti (impegno quotidiano- collegialit delle decisioni), credo
che per la dirigenza vadano affiancati, poi, anche altri connotati. Primo fra
tutti, quello di una ferma e assoluta autonomia da istituzioni e politica, che
non significa certo contrapposizione, ma libert di
scelta, libert di azione. Ed in questa ottica che
si deve fare sempre tutto il possibile per avere un rapporto positivo e
costruttivo, ma non subalterno, con lEnte Comune, con lIstituto De Pino, con
le altre associazioni. Il nostro Centro va salvaguardato perch una delle espressioni pi originali e identitarie di
questo nostro lembo di terra che ricco di idee, di tradizioni, di cultura.
Perci esso cos radicato nel territorio, perch fa parte della sua storia,
naturalmente quella recente, dellultimo cinquantennio (e a questo
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proposito raccolgo unidea rimbalzata sulle chat alcuni giorni fa,
quella di rievocare la storia antica di Maratea attraverso convegni, seminari
di studi su vicende e personaggi illustri delle varie epoche della nostra
cittadina) ma il nostro Centro, dicevo, vive anche e soprattutto la storia di
oggi, quella che pulsa di attualit, nelle strade, nei palazzi, nei consessi.
Perci questa nostra Associazione non pu e non deve chiudersi in s stessa, in una lite culturale avulsa da ci che la circonda, arroccata su
un Aventino pseudointellettuale. (Tentazione che pure
serpeggia tra le righe o in qualche atteggiamento, peraltro, malcelato.) Ma il
nostro Centro deve a mio parere, accentuare ancora di pi la sua vocazione al
sociale, la sua apertura allesterno, favorendo quanto pi possibile, un
movimento di idee, di persone, qui tra questi muri, in questo splendido
contesto. A tal fine si possono organizzare, sfruttando magari qualche
conoscenza che abbiamo, Laboratori di recitazione; Corsi di scenografia; corsi
di fotografia; Laboratori di musica, coinvolgendo eccellenze che pure sono
molto vicine a noi; laboratori di pittura, intercettando cos una buona fetta
delle aspirazioni e delle aspettative dei nostri
ragazzi. Non disdegnerei di prendere in considerazione nemmeno attivit ludico-ricreative
legate un po', queste, alla possibilit che spero si concretizzi
di usufruire dei locali del piano terra del Centro e del giardino antistante.
Ci impegneremo per la creazione di un sito Web che integri le attivit del
centro culturale e della biblioteca: che sarebbe come una finestra aperta sulle
nostre iniziative con la possibilit di consultare il catalogo librario,
opuscoli, articoli di giornale. Si pu realizzare una emeroteca
e una videoteca digitale che focalizzi lattenzione sulla nostra cittadina, sul
nostro territorio. Per quanto riguarda poi la presentazione dei libri, che
occupa una discreta parte dellattivit del Centro, presentazione autonoma,
insomma non quella inserita nei canali letterari organizzati, credo che anche
l qualcosa vada rivista. E necessario e non pi procrastinabile per il
prestigio del nostro Centro, la costituzione di un comitato ristretto per
lanalisi dei testi da offrire al pubblico. (Un
comitato che non necessariamente deve essere composto solo da elementi della
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dirigenza, si pu pensare a qualche contributo esterno, che garantisca,
come dire, la qualit del prodotto). Si pu immaginare poi listituzione di
un premio letterario per la narrativa, per la saggistica, per la poesia,
intitolato a qualche nostro personaggio di rilievo o al Centro stesso.
Dobbiamo, inoltre,
valorizzare ancora di pi la Biblioteca. Dobbiamo dare un forte impulso a
consumare libri. Si pu avviare una campagna di diffusione dei testi con la promozione della lettura, con iniziative come un libro da
leggere in ogni casa. La fruizione di questo
patrimonio, insomma, va incoraggiata e deve essere facilitata con una maggiore
elasticit degli orari di apertura e va ulteriormente incentivata anche con il
coinvolgimento delle scuole di Maratea e di Trecchina, con corsi di arti
visive, corsi di scrittura creativa, inculcando nei giovani studenti lidea che
la biblioteca costituisce non solo un luogo di studio, di lettura, ma anche un
luogo di crescita, di ricerca delle proprie attitudini, di esplorazione delle
proprie capacit.
E ancora, impellente un
rilancio della campagna di affiliazione, necessaria per il sostegno stesso del
Centro. E questo si pu realizzare concretizzando
quelle iniziative cui accennavo prima. Perch pi persone entrano in questo circuito pi il Centro ricco, e non solo di idee. A tal
proposito, di economia, bisogna percorrere poi tutte le strade, studiare
tutti gli iter burocratici per garantire contributi e finanze che sono vitali
per il Centro. E opportuno attivare campagne di raccolta fondi, cercare il
sostegno di sponsor pubblici e privati, partecipare a bandi pubblici e cercare
di beneficiare, insomma, di tutte le apposite risorse
ministeriali disponibili.
Ecco, ho tracciato per
sommi capi, quello che secondo noi dovrebbe ispirare la linea del nuovo staff
dirigenziale che andr a insediarsi, naturalmente con tutte le possibilit di integrazioni, suggerimenti e perch no, modifiche laddove
ritenute e dimostrate opportune.
Noi oggi ci presentiamo
come candidati alla presidenza e al CdA del nostro
centro culturale Jos Cernicchiaro,
consapevoli dellarduo
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compito che ci aspetta, ma forti della convinzione, della
determinazione, della passione, della carica, che ci animano e che ci spingono
a chiedere il vostro sostegno.