A MARATEA

 UNA PINACOTECA IN RICORDO DI GIOVANNI DI PUGLIA

 di Emanuele Labanchi

 

Il compianto Dott. Sergio De Nicola, stimato e sensibile nostro concittadino, in giovent Consigliere comunale, ha dedicato al pittore marateota due suoi scritti che  possibile leggere in www.calderano.it - Pagine di Storia e "Storie" di Sergio De Nicola :

Giovanni Di Puglia e l'infinito di Maratea

Giovanni Di Puglia

Proprio tali scritti invitano ora ad una riflessione sulla vita e le opere dellĠartista, anche perchŽ si possa realizzare una pinacoteca, magari nel Centro storico a Palazzo De Lieto, che giˆ  sede della pinacoteca Angelo Brando.

Giovanni Di Puglia, profondamente legato a Maratea, ha donato negli anni 1997-1998 numerosi suoi quadri e acquerelli al Centro culturale "JosŽ Mario Cernicchiaro", allora impegnatosi con il Presidente p.t. a custodirli e ad allestire una pinacoteca, organizzare mostre, etc.

Nel mese di luglio dellĠanno scorso il Centro culturale ha organizzato presso Villa Tarantini una Mostra con esposizione di oltre trenta acquerelli, recentemente affidati alla Presidente del Centro, Prof.ssa Tina Polisciano, dalla vedova del pittore affinchŽ la memoria dell'artista non cada nell'oblio.

Per tale Mostra, con il suo curatore Prof. Raffaele Iannone, vedi:

MOSTRA DI PITTURA DI GIOVANNI DI PUGLIA - MARATEA WEB RADIO

Trattandosi, dunque, di una ampia collezione costituita da quadri e acquerelli, degni di costante esposizione al pubblico, ecco una proposta rivolta soprattutto al nostro Comune, alla competente Soprintendenza e al Centro culturale:

Si renda omaggio a Giovanni Di Puglia, anche nel rispetto della sua volontˆ e dellĠimpegno assunto, con una pinacoteca a lui dedicata, preferibilmente a Palazzo De Lieto, o presso Villa Tarantini o altro luogo idoneo, ove rincontrare l'artista marateota attraverso le tante opere ispirate dalla sua terra, come da lui destinate al paese natale!

Ha scritto Giorgio Bassani:

ÒCaro Di Puglia, ... i suoi quadri sono come la sua casa: a rivederli d'inverno, sotto una luce pi clemente, migliorano. E quegli aspetti della sua pittura che mi erano sembrati in contraddizione (sensualitˆ mediterranea, da un lato: spiritualismo nordico, letterario, dall'altro), oggi dopo questa ultima ricognizione, non mi sembrano pi tali. Il valore della sua arte sta proprio, invece, in questa tensione perpetua fra le opposte esigenze, della sensazione e della riflessione, del percepire e del comprendere. Fin dagli inizi, lei non si  mai accontentato di descrivere le bellezze della sua terra. Ha sempre preferito darcene una immagine pi completa, proporcene una interpretazione: a costo, magari, come pittore, di risultare meno attraente, meno perfetto. E non  appunto la tensione nei confronti di tutto ci˜ che  diverso da se, la caratteristica fondamentale della poesia? Chi  poeta, pu˜ appagarsi, e gloriarsi di essere soltanto poeta?... Il suo talento di pittore, il suo istinto naturale, non le sono mai bastati, lei ha voluto sempre contraddirli. Ed ecco che la ripagano con abbondanza con questi splendidi frutti tardivi, colmi di succo, gravi di saporeÓ.

Maratea, 01/02/2025 Emanuele Labanchi