IL SALUTO DI MARATEA AI
DISCENDENTI DELLA FAMIGLIA
IANNINI.
di
Ieri pomeriggio la sala conferenze del Centro
culturale "José Mario Cernicchiaro" presso Villa Tarantini, per
iniziativa dell'Amministrazione comunale, ha ospitato numerosi discendenti di
Raffaele IANNINI, che alla fine dell'Ottocento lasciò Maratea da emigrante come
tanti altri, arrivati dal Messico e da altre parti dell'Italia e del mondo.
Parlano un'altra lingua ma profondo è il
legame con le loro origini.
È stato un incontro particolarmente
significativo, cui ho partecipato con piacere, emotivamente coinvolto nel ricordo dei tanti marateoti, anche
della mia famiglia dal lato materno, costretti a lasciare la loro terra.
Il Dott. Francesco Santoro, Consigliere
comunale con delega alla Cultura, ha rivolto loro un sentito e sincero saluto
istituzionale di seguito riportato :
CITTA' DI MARATEA
Dott. Francesco Santoro - Consigliere Comunale
Ufficio per la Cultura, la Formazione e l
'Associazionismo e il Volontariato
SALUTO
ISTITUZIONALE
ED ACCOGLIENZA AI DISCENDENTI DELLA FAMIGLIA IANNINI
Centro culturale Jose Mario Cernicchiaro, 25 ottobre 2025
Buon
pomeriggio a tutti,
oggi, in questo magnifico luogo che profuma
di storia e di cultura, sono felice di accogliere nella Città di Maratea a nome
mio e dell'intera Amministrazione Comunale, i discendenti della famiglia
Iannini. A voi carissimi porgo il più caloroso benvenuto nella terra delle
vostre origini.
Dopo un primo momento di raccoglimento e di
profonda fede, che abbiamo vissuto insieme questa mattina, viviamo ora, un
momento istituzionale in cui, tramite la mia presenza è la Città di Maratea che
vi saluta ed affettuosamente vi abbraccia.
La vostra presenza qui quest'oggi, dopo
essere giunti dal lontano Messico e da altre parti di Italia e del mondo, è
molto più di una visita; è un ritorno del cuore; un atto di memoria e di amore,
che attraversa il tempo e gli oceani per ricongiungere ciò che la vita e la
storia avevano un tempo separato.
In questo incontro fra il passato ed il
presente si racchiude il senso più autentico del
legame con le proprie radici. Un legame che non conosce confini nè distanze, che continua a vivere nel cuore di chi non
dimentica da dove viene.
Alla fine dell'Ottocento, Raffaele Iannini
lasciò Maratea, cosi come fecero tanti uomini e donne di quella stagione di
grandi migrazioni, egli divenne parte di quel vasto e doloroso flusso
migratorio che vide migliaia di lucani e di italiani affrontare l'incertezza
del mondo per un futuro migliore.
Eppure, come testimonia la vostra presenza
oggi, quel distacco non fu mai una separazione definitiva.
Il filo della memoria non si è mai spezzato:
ha attraversato l'oceano, si è tramandato di generazione in generazione, ed è
giunto fino a voi, che oggi tornate a Maratea non da stranieri, ma da figli che
ritrovano la casa degli avi.
Voi testimoniate che il legame con la terra
non si estingue ma si trasforma , si rinnova, si
tramanda come una fiamma che arde, anche da lontano.
Oggi questo vostro viaggio assume un
significato ancora più profondo:
è parte di quel movimento sempre più vivo che
chiamiamo turismo delle radici, un viaggio dell'anima prima ancora che del
corpo. In esso si riconosce il valore della memoria come motore di sviluppo,
come occasione di incontro e di crescita reciproca, esso è un cammino che
unisce generazioni, che riconnette le persone alle proprie origini.
È la prova che la memoria può diventare
futuro, che la storia non è mai solo ciò che è stato ma anche ciò che continua
a essere.
Carissimi, oggi Maratea non vi accoglie come
ospiti, ma come figli
che tornano a casa.
Prima di concludere, in veste di delegato
alla Cultura, desidero esprimere un auspicio:
che questo incontro non resti un episodio
isolato, ma diventi una tradizione viva , un
appuntamento che si rinnovi nel tempo, per custodire e tramandare la memoria
della famiglia Iannini e così come voi possano mettersi in cammino tutte le
famiglie marateote che hanno portato il nome di questa terra nel mondo.
La memoria non è soltanto un ricordo , è una radice che nutre, è un ponte che unisce, è
la voce che ci ha preceduto che continua a parlarci.
Che questo giorno, dunque, rimanga nel cuore
di tutti noi come un segno di continuità, di affetto e di speranza.
Da Maratea ancora una volta possa partire non
un addio ma un nuovo inizio.
Benvenuti, amici !
Benvenuti a casa!
Dott. Francesco Santoro
Consigliere
comunale della Città di Maratea
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GRACIAS, HOLA E…HASTA
LA VISTA, AMIGOS !