LĠimmortale Carme LXXXV di Catullo

Odi et amo

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.

Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Recita cos“ lĠottantacinquesimo carme catulliano.

Odio e amo. PerchŽ io faccia questo, forse chiedi.

Non lo so, ma sento che avviene e mi sento in croce.

Con Catullo ci troviamo immersi nel corso del I sec. a. C. Il suo amore nei confronti della blasonata Lesbia, criptonimo di Clodia (sorella del tribuno P. Clodio Pulcro), non nascondeva tortuosi tormenti. La fides, la fedeltˆ, che Catullo si ostin˜ a portare avanti non fu mai ricambiata: Lesbia era solita tradirlo. E la conseguenza di questi tradimenti non fu altro che uno struggimento interiore. Odiarla o amarla? Sentimenti opposti, ma forse poi non cos“ distanti. In fondo si tratta dei due estremi, il passo  breve quando le ferite sono profonde.

Cos“ il nostro autore si interroga, la interroga. Cosa dovrebbe mai fare? PerchŽ accade ancora di odiarla ed amarla allo stesso tempo? La sua appare come una richiesta dĠaiuto, come il grido di chi non vuol provare dolore, ma ne  costretto a causa dei comportamenti di chi gli sta troppo a cuore. ÒNon so perchŽ accadeÓ, dice, per˜ avviene e questo lo fa sentire esattamente in croce. Utilizza ÒexcruciorÓ e non un altro verbo. Secondo me la potenza dellĠintero carme  proprio qui: attraverso un solo verbo riesce ad esprimere la sua condizione attuale, il suo stato dĠanimo. Si sente addirittura in croce. Una condanna dura, un dolore forte, agonizzante.

Forse sono proprio la forza e la frustrazione che emergono da questo carme a far s“ che oggi sia uno dei pi noti. Forse qualcuno si rispecchia, si ritrova. Qualcun altro, invece, si addolora insieme a lui, immedesimandosi nella condizione dellĠautore, che  riuscito a trasferire una sensazione del momento in una realtˆ che sarˆ per sempre attuale ed immortale.

  N.B.

La raccolta dei Carmi catulliani  anticipata da una dedica a Cornelio Nepote e, giˆ nellĠantichitˆ, venne suddivisa in tre sezioni:

á  Le nugae, Òversi leggeriÓ perchŽ dedicati ai temi pi semplici, coprono i primi 60 carmi

á  carmina docta, nei quali prevale lĠaspetto letterario e in parte mitologico, riguardano i carmina 61-68

á  Vengono ripresi i temi delle nugae in pochi ed immediati versi, 69-116

The End

Spero che abbiate trovato questo articolo interessante, perchŽ credo che faccia sempre bene sostenere la cultura e la letteratura che, insieme a quella greca, ha fatto la nostra tradizione.

Un abbraccio a tutti,

Miriam

24 novembre 2016

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