Sinfonia del nido

 

Principiava l'alba nei tuoi

occhi scuri come l'ebano

e non c' nulla di male ad

abbandonarsi alle carezze

che fanno eco ai sogni

appesi ai tuoi quadri.

 

Non mancano meraviglie,

soli dimenticati e navi

rampicanti nel legno verde

dell'anima terrena, umana.

 

Si consuma

tra letto e scrivania

ci˜ che di buono nell'esistenza

e forse i baci sono l'anticipo

del paradiso che manca

sul suolo di troppo cemento.

 

Brandelli di vita

riecheggiano nei rintocchi

delle parole sulle labbra.

Forse ogni conoscenza

un riconoscersi leggiadro,

nel valzer di una piuma che

volteggia lenta sul tuo cuscino.

 

Mancano parole di seta,

in cui tessere un nido

e le braccia in cui riposare

il cuore e il corpicino nudo,

non senza vestiti

ma senza colpe

con tutta la vita

pulsata dal sangue.

 

Che eresia pensare

che un legame possa esser

di tutti con tutti,

che eresia pensare

che il riconoscersi sia in ognuno.

 

Siamo noi

solo davanti all'accolto

abbraccio delle sere,

siamo noi

nelle strade che si perdono

e non si vedono tornare,

siamo noi

e la sinfonia

una,

come la vita.

 

Vincenza Laino