LĠistituto ÒMario PaganoÓ:
la dimenticata prima scuola di Maratea
di Luca Luongo
Il convitto Mario
Pagano di Maratea esistito tra il 1870 e il 1879. Usava gli
spazi dellĠex convento dei Padri Cappuccini, pochi anni prima sgomberato a
causa le leggi di liquidazione dellĠasse ecclesiastico. Fu la prima scuola
superiore a entrare in funzione a Maratea e fu punto di riferimento
per un vasto territorio intorno al nostro paese.
Le
primissime scuole comunali.
Le scuole sono sempre state un pallino fisso per i marateoti.
Gi negli anni Ġ70 del XVIII secolo un sindaco di Maratea – di cui purtroppo non ho recuperato (ancora) il nome
– cerc di trasformare i conventi dei Minori Osservanti e dei Cappuccini
in due scuole normali. Ma la Regia Camera di Santa Chiara, organo
amministrativo e giuridico del Regno di Napoli, blocc tutto.
Con la conquista napoleonica entr effettivamente in funzione
una scuola primaria comunale, il cui primo maestro fu Marcello Ginnari Satriani (1763-1837),
letterato e scrittore marateota che spero un giorno di contribuire a far
riscoprire.
Ma, specie dopo la Restaurazione, la scuola primaria comunale
funzion sempre piuttosto male. Addirittura, durante lĠultima epoca borbonica
un maestro di scuola maschile di Maratea fin in galera per un reato penale!
Il
progetto del Collegio consortile.
Con lĠUnit dĠItalia lĠistruzione pubblica ebbe
maggiore attenzione. Il sindaco Nicola Marini DĠArmenia, il primo dellĠepoca
postunitaria, dedic tantissima attenzione alla scuola. Appena insediatosi, il
25 luglio 1861, fece approvare dal consiglio comunale una delibera riguardo
lĠistruzione pubblica.
ÇNella
istruzione – si legge nella delibera - si ha il popolo miglioramento morale, politico, ed economico, chĠ la
Triade meravigliosa nella quale deve ispirarsi ogni Civile Societ. Che
missione augusta di ogni ben ordinata amministrazione mettere a portata di
tutti ed imporre un certo grado dĠistruzione, e di educazione a tutti, per che
nessuno sia a peso della societ. LĠuomo esce dalle mani della natura cieco, ed
impossibile a se stesso. Le sue facolt istitutrice, feconda, divine, lo fanno
capace di tutto, ma se abbandonasi a se [sic] medesimo, lo lasceranno in istato inferiore
a quello del bruto. Quale profitto pu sperare la civile compagnia da una
popolazione inetta, brutale pi propria distruggere colla sua ingerenza, e le
sue grossolane passione, che a produrre colla sua intelligenza, ed il suo
lavoro.
LĠamministrazione
ha dunque dritti a sperimentare e doversi da compiere sulla istruzione
pubblica. Alle scuole che si tenevano per illudere, bisogna sostituire le vere.
Bisogna introdurre i miglioramenti consigliati dallĠesperienza, permessi dai
tempi. Bisogna dare allĠinsegnamento quel savio, e liberare impulso, quella
ordinata e morale direzione chĠ desiderio e bisogno universale.È
Marini DĠArmenia si attiv, tra il 1861 e il 1862,
per erigere a Maratea un Collegio
consortile, cio una scuola superiore che servisse una vasta platea di
comuni. Il sito prescelto era lĠex monastero dei Paolotti (oggi Istituto
Alberghiero). Ma proprio in quegli anni quel genere di scuole vennero abolite,
per cui non se ne fece nulla.
Il prof.
Schiffini arriva a Maratea.
Nel 1869 giunse a Maratea il prof. Tommaso Schiffini Roberti. Originario della Calabra, il professor Schiffini chiese al Comune di Maratea di concedergli lĠuso
dellĠex convento dei Cappuccini per installare una scuola con convitto.
Il Comune concesse lĠuso del locale insieme a un
sussidio di 600 lire annue. Il 19 gennaio 1870 il Consiglio scolastico di
Basilicata Çautorizzava – come
scrisse lo stesso Schiffini in una relazione – lo impianto animando il fondatore ad
istituire Scuole Elementari di ambi i gradi, fra qualche anno un corso Tecnico,
ed Asili dĠinfanti e di adulti, con amplissime facolt, a tempo indeterminato,
eccitando il sottoscritto per addirsi a tale ardua e difficile opera quantunque
non superiore alle sue forze ed al suo ingegno, e con la promessa in ultimo degli ajuti [sic]
materiali del governoÈ.
Questo sussidio governativo arriv nel 1873, quando
il ÒMario PaganoÓ contava 64 alunni e sette professori che giungevano a Maratea
da tutta Italia.
Nel 1874 il prof. Schiffini
si allontan, andando ad aprire un istituto analogo a Paola. La gestione della
scuola di Maratea rimase nelle mani di suo fratello Matteo.
Apice e
declino.
LĠapertura del ÒMario PaganoÓ risolse un gran
problema al Comune di Maratea. Fino al 1868 le scuole elementari (allĠepoca di
gestione comunale) erano in grande difficolt. A Maratea ne esisteva una sola,
in un locale preso in fitto da un privato, dove erano stipati oltre ottanta
allievi. LĠapertura del convitto alleggeriva, e non di poco, la pressione
sullĠistituto comunale, ancora non soggetto de
facto allĠobbligo di frequenza, che in Basilicata sarebbe stato attuato
solo dallĠanno scolastico 1888/1889.
Tuttavia, la gestione del convitto di Maratea ebbe
qualche problema: durante lĠassenza del prof. Tommaso la deputazione
amministrativa di Basilicata ebbe a ridire sulle credenziali di certi
professori.
Le cose sembrarono risolversi nel 1875. Una
relazione di Michele Lacava (1840-1896), patriota e storico lucano, fa un
ritratto molto lusinghiero della scuola di Maratea: ÇHo contato 33 alunni, 24 interni, e 9 esterni. La retta di lire 360:
ai cittadini di Maratea conceduta la riduzione di
lire 60.
Vi sono
state due scuole elementari, una inferiore e lĠaltra superiore, due classi
ginnasiali ed una di scuola tecnica.
La 1Ħ
elementare divisa in due classi: la prima con due alunni, e la seconda con
sei. Le classi 3Ħ e 4Ħ insieme hanno raccolto sei alunni.
Le
classi ginnasiali sono state la 2Ħ e la 5Ħ con sei alunni.
Le pruove date dagli scolari furono sufficienti per le scuole
elementari. Ottimo il profitto nelle due classi ginnasiali, per la
interpretazione e facilit con cui hanno eseguito delle traduzioni dal latino e
dal greco. Ottimo del pari il saggio dato in geografia, nella storia romana, ed
in quella del medio evo.È
Ma si tratt di unĠeffimera ripresa.
Nonostante il ritorno di Tommaso, la scuola di
Maratea conobbe un inesorabile declino.
Tanto il Comune che la Provincia, per cause che le
mie ricerche non mi hanno finora permesso di scoprire, ritirarono i loro
sussidi.
Dopo un ultimo anno di apertura la scuola chiuse i
battenti.
Addirittura, lĠ8 febbraio 1879 il Consiglio
provinciale di Basilicata ne dispose la chiusura perch la scuola di Maratea
sarebbe stata aperta in Çviolazione delle
disposizioni di leggeÈ.
Tommaso Schffini Roberti
tent in tutti i modi di salvare la sua creatura, anche chiedendo, in una lunga
relazione al Ministero di Pubblica Istruzione, un sussidio e proponendo, a moĠ
di ringraziamento, il cambio del nome in ÒUmberto I di SavoiaÓ.
Ma la scuola rimase chiusa.
Soltanto venti anni dopo un marateota, il prof.
Antonio Schettini, riuscir a continuare lĠopera del collega, fondando il nuovo
Convitto Lucano.
Luca Luongo