Maratea e il Plebiscito per lĠUnit.
Il 21 ottobre 1860, esattamente 160 anni fa, si
tenne il Plebiscito delle province napoletane. Quasi un milione e
trecentomila di elettori vennero chiamati a esprimersi sullĠannessione delle
province continentali dellĠex Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna, poi
divenuto Regno dĠItalia.
Il Plebiscito in Basilicata.
Il quesito del Plebiscito fu: ÇIl Popolo vuole lĠItalia
una e indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale, e suoi legittimi
discendenti?È. LĠelettore poteva scegliere tra S e No o
annullare il voto.
LĠesito totale fu di 1.302.064 voti per il S e
10.312 per il No. In Basilicata i voti furono 98.202 S e soli
110 No.
La stampa filoborbonica, o quella meramente
antigovernativa, esecr questi risultati. Per loro la votazione o la conta
erano stati truccati per assicurare un risultato favorevole al moto unitario.
Seppur indimostrabile data la vastit dellĠoperazione
e la lontananza nel tempo, la possibilit di una certa dose di brogli
probabile pi che possibile tenendo conto di come si svolgevano le operazioni
di voto nel XIX secolo. Cionondimeno, lĠevento del Plebiscito comunque da
tenere presente per avere una corretta visione su ci che rappresent lĠUnit
per i nostri antenati. Una visione tanto pi necessaria nei nostri tempi, in
cui lĠunificazione italiana spesso oggetto di polemica pi politica che
storica.
Gli allistati,
cio coloro che vennero chiamati alle urne, rappresentarono uno scarso 25%
della popolazione totale. Ci perch si esclusero i minorenni, le donne, gli
analfabeti e coloro al di sotto di una certa quota di reddito. Questi criteri,
che rimasero pressoch inalterati per i primi decenni della vita unitaria,
hanno fatto s che il Plebiscito si dipingesse come un affare ristretto alla lite
del Paese. Per un pi veridico giudizio storico, per, va tenuto presente
che proprio quella lite era anche lĠunica classe aveva allĠepoca gli
strumenti, civici e morali per decidere delle proprie sorti.
Il Plebiscito a Maratea.
Chi volesse aver le idee pi chiare su cosa
rappresent il Plebiscito per il popolo - cio come comunemente si
chiama quella parte di popolazione che resta fuori dalla lite - pu
guardare, nel microcosmo dei paesi del Mezzogiorno, agli eventi connessi alla
votazione stessa.
In alcuni, e per fortuna pochi, comuni della
Basilicata il giorno del Plebiscito un momento di tensione o addirittura di
violenza. A Castelluccio Superiore fu proprio un marateota l trasferitosi,
Ferdinando Ginnari, a sedare una rivolta violenta
nella sua qualit di guardia urbana. ComĠ noto nella storiografia meridionale
e lucana, lĠUnit dĠItalia signific la definitiva vittoria politica della
borghesia, evento i cui risvolti furono particolarmente malvisti dai ceti pi
umili, che scatenarono una violenta e cieca rivolta laddove i contrasti sociali
erano pi acuti.
Tali contrasti erano pressoch inesistenti a
Maratea. La giornata del Plebiscito fu una vera festa, cos come testimoniato
da documenti inediti che ho rintracciato nellĠarchivio di Stato di Potenza.
ÇIl giorno 21 ottobre 1860 alle ore 15 - si legge in uno di questi - noi Carmine Raele Sindaco e Presidente della Giunta con lĠintervento del Decurionato e del Comandante della Guardia Nazionale, dando esecuzione al decreto dei 8 8bre e 12 detto ci siamo tratti nella Casa Comunale per dare effetto alla votazione con esso ordinata. Quivi quindi, e fatta [É] avvertenza, ed istruzione della seriet dellĠatto, che va a compiersi, e dalla vera intelligenza del plebiscito che lo riguarda, in mezzo a dimostrazioni di pubblica gioia, ed in piena calma si dato cominciamento alla votazione in parola da tutti coloro che erano intervenuti, previa la riconsegna delle tessere individuali. Espletata quindi la votazione lĠurna in cui sono stati risposti i voti stata immediatamente chiusa e rimasta in nostro possesso per essere recata alla Giunta ProvincialeÈ.
ÇTutti di questo Municipio erasi preparati a
questĠatto sollenne [sic] - racconta un
altro documento - e per tre giorni seguivano, illuminazioni, spari ed altre
dimostrazioni di gioia del Popolo e della Guardia Nazionale. In giornata poi si
effettuiva [sic] lĠordinata votazione
[...]; con calcolo approssimativo si sono presentati a votare da sopra gli
800 individui, lĠacch in questo Municipio e le
dedotti eccezioni, fa scorgere che quasi tutti son concorsi a questo
interessantissimo atto, n si potuto scorgere fra i votanti un solo di
negativo sentimento.È
Gli elettori furono 839 e tutti votarono per il S
allĠUnit.
Poi, Çeseguita la votazione, il Corpo Municipale
con tutti glĠImpiegati e numerosa Popolazione, si portavano nella Chiesa
Parrocchiale ove dietro analogo discorso si ringraziava lĠAltissimo del
completo successo collĠInno Ambrosiano, accompagnato da sparo di mortaletti e
cannoncino, seguendo esultanze popolari, colle grida del grande, magnanimo
Vittorio Emanuele, Re GalantuomoÈ.
Iniziava cos il cammino di Maratea nella Storia dĠItalia.