Tonino Arenella il Chirurgo Scrittore
Dopo Leonardo Sinisgalli,
lingegnere poeta, nativo di Montemurro, in Val dAgri, ecco Tonino Arenella, il
chirurgo scrittore, nativo di Tramutola, anchessa in Val dAgri.,
Arenella uno dei medici chirurghi, gi in servizio presso lospedale di
Lagonegro, amante della Letteratura, intesa come Scrittura dei propri
pensieri. Autore di tanti libri, lultimo, che ha
scritto recentemente, sintitola SCOPPOLE e
MANROVESCI, edito da Antipodes. E un diario, a
larghe maglie, della sua vita da studente di Medicina e Chirurgia presso lUniversit
di Napoli. Ed unopera di Antropologia di usi e costumi di Napoli, tra
passato e futuro, che si susseguono tra vicoli e decumani, con soprannomi che
danno un ritratto fedele delle Persone, che abitano nei Bassi, e nei palazzi.
Quanto alla modernit della grafica, gi la
copertina - che rappresenta un bambino della plebe napoletana, uno scugnizzo
dei vicoli - realizzata con il supporto di programma di intelligenza
artificiale, come da autodichiarazione di Arenella.
Il circuito dellopera di Arenella si sviluppa,
prevalentemente, tra la vecchia stazione Centrale di Napoli, in Piazza
Garibaldi, lungo il Rettifilo, ed i Decumani, Via San
Biagio dei Librai, Via Tribunali, fino a PortAlba,
Piazza Dante, ed il Palazzo Reale con il primo, e pi antico, teatro lirico al
mondo, il San Carlo.
La lettura di SCOPPOLE e MANROVESCI davvero avvincente!
Ecco Eva, la prima donna che si cita nel Prologo. Si legga! Non cՏ nulla di
cui vergognarsi. Con tanta curiosit si comincia a leggere la
I PARTE del libro di Arenella, e si fa fatica ad interromperla.
Tra laltro, suscita condivisione la sentenza dellorologiaio
di orologi antichi, che afferma: <<o tiempo non esiste, o piense, e non cՏ chiu, scappa
via-
La prima prestazione medica del neolaureato
Arenella, su richiesta del portinaio di un palazzo di Forcella, teatro della
piccola criminalit, fu lemorragia ad un braccio di
uno scugnizzo ferito ad un braccio.
Ed ancora, suscita curiosit la descrizione di un orgasmo:
<< I nostri baci
incominciavano da comunicazioni di sentimenti sciolti nelle nostre bocche e
anticipavano laffondoalzando la soglia delleccitazioneSi dispiegavano come
carezze di vento. E una voce suadente mi chiamava: <<vienivieni>>.
Diventato medico, riecheggiava nei pensieri di
Arenella, quello che un vecchio medico gli diceva: <<il medico bravo non quello che non sbaglia mai, ma quello che
sbaglia meno>>.
I pensieri del medico Arenella erano Sara, la
ragazza di cui si era innamorato, ed il lavoro di
medico;
ma, anche Eva era una donna che richiamava lattenzione!
La lettura di questultimo libro di Tonino Arenella
suscita emozioni, e lacrime salate; e viene spontaneo affermare che Egli ha
la stoffa del romanziere, e, per questo, Gli si augura non Ad
meliora, perch gi Ad majora,
al massimo!